2 maggio 2022. Esco dal Monzino risollevato. La visita specialistica dal prof. Marco Agrifoglio è stata confortante. Dalla tac fatta due settimane prima – sempre al Monzino – risulta che la dilatazione dell'aorta addominale è ancora nei limiti tollerabili, perciò senza urgenza d'intervento.
Nel viaggio di ritorno verso la Valtellina ripenso ai miei trascorsi clinici e i miei pensieri sono di assoluta riconoscenza al prof. Marco Agrifoglio che in una notte di ottobre 2005 mi ha operato d'urgenza per un aneurisma dell'aorta ascendente in procinto di lacerarsi. Ricordo il viaggio in ambulanza e il continuo suono delle sirene delle varie pattuglie della polizia che hanno scortato l'autolettiga fino al Monzino. Qui mi ritrovo spaesato nella sala operatorio con uno stuolo di persone attorno benché sia notte fonda. I timori che mi hanno assillato durante il viaggio lasciano spazio a un barlume di speranza. Mi mettono la maschera e subito sprofondo nel buio. Mi risveglio coscientemente in un letto di terapia intensiva, sono intubato e dal mio corpo si dirama un groviglio di cavi e tubicini collegati a macchine, a monitor, a sacche. Sono consapevole di essere un sopravvissuto, un miracolato. Non so bene in quale ora della giornata arriva un medico alto, dal sorriso rassicurante che mi stringe la mano. L'intervento tecnicamente è andato benissimo. Due o tre giorni dopo vengo trasferito in una camera a due letti. Durante quella prima giornata ecco che torna quel medico alto che si presenta. È il prof. Marco Agrifoglio. Mi racconta di essere stato lui a operarmi e mi descrive quindi, con parole semplici, quanto è stato fatto: apertura dello sterno, impianto della protesi e della valvola meccanica. Ci vogliono poche parole per dirlo, ma sono state necessarie ore e ore di intervento. Poi mi dice che l'aorta ha subito una disseccazione sia a livello toracico che addominale e che ciò può dare altre conseguenze. Ascolto un po' frastornato, ma lo guardo come se fosse un eroe. È stato lui a rimettermi al mondo!
Segue un continuo monitoraggio post-operatorio. Continua ad assistermi il prof. Agrifoglio che sempre si distingue per competenza professionale e tanta cordialità e umanità. Senza giri di parole, ma con molto tatto, mi accompagna nelle successive esperienze al Monzino: nel dicembre 2007 una seconda apertura dello sterno per impiantare una protesi chiamata elephant trunk, che ovvia ai problemi dell'arco superiore dell'aorta; e nell'aprile 2008 nuovo intervento di aneurismoctemia all'aorta toracica discendente.
Nelle successive visite di controllo il prof. Agrifoglio mi raccomanda di tenere controllata l'aorta addominale, per cui mi sottopongo a periodiche tac torace-addome che sempre rilevano l'ottimo lavoro fatto al Monzino. Ora, vista la discreta dilatazione del tratto addominale, nel 2022 torno al Monzino e mi riaffido con la fiducia di sempre alle competenze del prof. Marco Agrifoglio a cui sono e sarò sempre eternamento grato.
Paziente